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Notizie e aggiornamenti in Ortopedia
Anno 2, N°13 - 11 Febbraio 2015


Gentile Dottoressa, Egregio Dottore,

Eccoci con il 13° numero del nostro servizio rivolto a Lei, Specialista.

1 notizia da leggere in 1 minuto, utile ed efficace per l’attività professionale.

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Per non rubare ulteriore tempo alla sua attività Le auguriamo una buona lettura.

La Redazione





Lesione del legamento crociato anteriore: l’edema contusivo intraosseo correla con una prognosi a lungo termine

Filardo G , Kon E, Tentoni F, Andriolo L, Di Martino A, Busacca M, Di Matteo B, Marcacci M.

L’edema intramidollare (bone marrow oedema, BME) del ginocchio è un entità clinica comune a diverse condizioni patologiche, frequente in pazienti con contusione acuta del legamento crociato anteriore (anterior cruciate ligament, ACL). Scopo dello studio è stato quello di valutare l'importanza del BME, determinato con risonanza magnetica (RM), sulla lesione del ACL, relativamente agli outcome clinici e alla ripresa dell'attività sportiva.

Sono stati analizzati 134 pazienti (98 uomini, 36 donne) con strappo dell'ACL e valutazione con RM entro 6 mesi dal trauma. La presenza di BME è stata definita in base a: estensione dell'edema e iperintensità del segnale, classificazione dell'edema secondo punteggio WORMS e determinazione dell'area interessata da BME. I risultati clinici sono stati determinati con score IKDC soggettivo e il livello di attività sportiva con score di Tegner e follow-up minimo di 5 anni.

Il BME è stato rilevato in 74 ginocchia (55.2 %), con area di estensione media pari a 523 ± 370 mm². Il BME si è ridotto gradualmente nel tempo (p = 0.008) e dopo più di 3 mesi dal trauma è stato identificato con la RM solo nel 25.0 % dei casi. Sebbene il 54 % dei pazienti senza BME dopo 3 mesi fosse tornato al precedente livello di attività sportiva, nessun paziente con edema è riuscito a raggiungere un recupero sportivo completo (p = 0.01). Nel gruppo che è stato sottoposto a ricostruzione del legamento l'area di BME è risultata significativamente correlata a un ritorno ai precedenti livelli di attività sportiva solo nel medio/lungo termine (p=0.038).

Il BME è di frequente riscontro e dopo il trauma si riduce nel tempo. Tuttavia, nei casi in cui persiste correla con la prognosi clinica e persino nei pazienti che svolgono attività agonistica e vengono sottoposti a ricostruzione del legamento crociato anteriore un'area di BME più estesa rappresenta un fattore predittivo negativo con recupero completo nel medio/lungo termine.

( Per saperne di più...)       






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