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Notizie e aggiornamenti in Ortopedia
Anno 3, N°56 - 27 Gennaio 2016


Correlazione artroscopica e radiologica del "Lever test" per la diagnosi della rottura del legamento crociato anteriore
Deveci A. et al.
Springerplus 2015; 4: 830


E` stato condotto uno studio comparativo con lo scopo di valutare la sensibilità di diversi test (Lever, Lachman, Pivot-shift e del cassetto anteriore) eseguiti sia con, sia senza anestesia, rispetto all’artroscopia, il gold standard diagnostico, in pazienti sottoposti a ricostruzione del legamento crociato anteriore.

Nello studio sono stati inclusi 117 pazienti, con rottura del legamento crociato anteriore diagnosticata durante un intervento di artroscopia.

I test in esame sono stati eseguiti su tutti i pazienti prima dell' anestesia e durante. La valutazione è stata fatta mediante risonanza magnetica.

I pazienti erano rappresentati da 96 uomini e 21 donne, con un’età media di 25,8 ± 5,9 anni (range, 17-45 anni). In 82 casi è stata diagnosticata una lesione totale, in 14 del fascio antero-mediale, in 13 di quello postero-laterale e in 8 uno stiramento.

La positività prima dell’anestesia è stata osservata con una sensibilità del 94,2% al Lever test, dell'80,5% al Lachman test, del 62,3% al Pivot shift test e del 60,1% al test del cassetto anteriore. Dopo l'anestesia le percentuali sono risultate pari, rispettivamente, a 98,4%, 88,7%, 88,3% e 84,2%.

Questi risultati mostrano una maggiore sensibilità del Lever test rispetto al Lachman test, che costituisce la base dell’informazione classica. Il Lever test può essere eseguito in modo semplice e dovrebbe essere incluso nella comune pratica clinica di routine. Alla luce di questi risultati, sarebbe opportuno condurre ulteriori studi per rivedere l'idea diffusa che il Lachman test sia quello più affidabile.

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